Resilienza, sport e imprenditoria e futuro: una chiacchierata con il campione (e amico) Angelo Furlan
Che cos’è la furlanite?
È la resilienza vera: quello che accomuna le metriche del ciclismo alla vita. Quello che è successo in questi mesi ha fatto capire che in un attimo tutto può cambiare. Bisogna reinventarsi. Mi ero spesso prefissato di vincere, ma basta un attimo per ritrovarti ultimo.
Lo sport è vita.
Una gara del cuore?
La Parigi–Roubaix competizione particolare, che incarna una passione atavica per il ciclismo. Non ho mai vinto, ma resta nel cuore.
Da professionisti ad imprenditori di se stessi…
Nel bene e nel male ci sarà una grande selezione. e solo chi si sarà inventato qualcosa, magari anche all’apparenza anti-convenzionale, emergerà.
Consiglieresti ad un bambino di fare il ciclista?
Certamente, l’importante è crederci. Che uno diventi professionista, o meno, non ha importanza.
Per seguire Angelo Furlan:
www.facebook.com/angelofurlan360.it/
Angelo Furlan: passione su due ruote
Angelo Furlan (Arzignano, 21 giugno 1977) è un ex ciclista su strada italiano, professionista dal 2000 al 2013. Nel suo passato agonistico, da ricordare la conquista del titolo italiano ed europeo nella specialità BMX e 35 successi tra le categorie juniores e dilettanti.
Professionista dal 2001, al 2012 ha ottenuto ventidue successi. Velocista. Atleta polivalente ha preso parte anche ad alcune gare di ciclismo su pista e si dedica spesso alla mountain bike. Dopo due vittorie di tappa alla Vuelta a España 2002, non riuscì ad esprimersi agli stessi livelli a causa di una serie di incidenti e cadute.
Nel 2007, dopo vari problemi fisici, si è riproposto con la squadra francese Crédit Agricole, conseguendo due vittorie e numerosi piazzamenti durante tutto l’arco della stagione.
Prima della stagione 2009 passa alla Lampre-N.G.C., squadra italiana con la quale si impone in due corse del circuito Pro Tour: una tappa del Critérium du Dauphiné Libéré e in una tappa del Tour de Pologne.
Nel 2010 giunge secondo nella Parigi-Tours, battuto solamente da Óscar Freire. Nel 2011 passa alla danese Christina Watches-Onfone, squadra di Michael Rasmussen.
Nel 2011 si aggiudica la vittoria del Tallinn-Tartu Grand Prix, prova del circuito europeo UCI, la prima tappa del Tour de Serbie e due eventi nazionali danesi. Nel 2012 vince la classica Danese Fyn Runde di 208 km e la cronosquadre al Tour of China. Già in possesso dell’abilitazione a maestro di MTB e tecnico allenatore per categorie internazionali, nel 2013 affronta la sua tredicesima e ultima stagione da professionista ancora nelle file del team Christina Watches.
Attualmente è tecnico allenatore/ consulente di settore impegnato nello sviluppo di molteplici attività in ambito ciclistico.