Maharaja Jagajit Singh di Kapurthala

L’affascinante storia del Maharaja amante delle donne e dei gioielli più preziosi

Maharaja all’età di cinque anni, un principe esotico che si innamorò di una ballerina spagnola, un esteta che costruì un palazzo ispirato a Versailles nel #ThePunjab, un sovrano progressista che lottava per l’emancipazione delle donne, un francofilo le cui feste in giardino erano famose per i travestimenti da re e uccelli, piumati e ingioiellati e un viaggiatore avventuroso che ha fatto notizia da Saigon a Hollywood.

È la storia del Maharaja Jagajit Singh di Kapurthala, tra i più noti clienti di Cartier, ma anche amici di The Cartiers. In un viaggio del patriarca della Maison a Kapurthala si è aperta una straordinaria finestra sul passato sulla vita del leggendario Maharaja grazie al ricordo dell’attuale Maharaja of Kapurthala, Brigadier HH Sukhjit Singh. Racconti della vita reale sull’uomo dietro il mito e storie di famiglia dietro i gioielli: un principe bambino di uno stato di dimensioni ridotte nel nord dell’India che poi sarebbe diventato, nei ruggenti anni ’20, una figura addirittura mitica in tutto il mondo.

Un po’ di storia

Jagatjit Singh Sahib Bahadur (Kapurthala, 24 novembre 1872 – Mumbai, 19 giugno 1949) fu il ultimo Raja-i Rajgan e il unico maharaja di Kapurthala dal 1877 al 1947.

Jagatjit Singh era figlio di Kharak Singh Sahib Bahadur, Raja-i Rajgan di Kapurthala, e gli succedette al trono alla prematura scomparsa del padre nel 1877 quando aveva appena cinque anni di età e perciò fu posto sotto la reggenza della madre, Rani Anand Kaur Sahiba. Egli assunse i pieni poteri il 24 novembre del 1890 e venne ufficialmente incoronato nel palazzo reale di Kapurthala.

Il suo regno fu pacifico e segnato dall’assenza o quasi di conflitti interni ed esterni, mentre il suo ruolo divenne primario proprio nell’amministrazione dei territori indiani nell’ambito dell’India coloniale britannica. Egli divenne infatti rappresentativo degli indiani all’assemblea dell’ONU di Ginevra nel 1926, 1927 e 1929. Per il buon governo e i rapporti con gli altri stati indiani egli godette di amicizia personale con due regnanti in particolare, Kanthirava Narasimharaja Wodeyar, re di Mysore, e di Sayaji Rao Gaekwad III, maharaja di Baroda.

Poco prima della sua morte la situazione generale degli stati dell’ex India britannica era ormai all’ultimo capitolo della sua storia ed egli venne costretto a lasciare il proprio trono il 15 agosto 1947. Egli morì poi a Kapurthala il 19 giugno 1949 e dopo di lui non venne eletto alcun successore alla carica di maharaja e Kapurthala divenne uno degli stati annessi alla repubblica indiana.

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